L'impasto "nocciolato" è quello caratteristico del cotto padano. Le nocciolature o macchie di colore presenti sulla superficie delle mattonelle sono dovute alla presenza di argille di nature diverse.
Quando i fiumi erano privi di argini le alluvioni portavano in sospensione argille di diversa provenienza (zone appenniniche, alpine ... ) di diverso colore e composizione. Queste argille depositandosi e sovrapponendosi a strati hanno dato luogo agli attuali terreni alluvionali.
Per secoli l'estrazione delle argille da parte delle piccole fornaci disseminate sul territorio avveniva con mezzi manuali. Anche la successiva operazione di impasto veniva eseguita bagnando l'argilla e con zappe si cercava di omogenizzare l'impasto che normalmente risultava piuttosto grossolano.
In cottura le argille di differente natura si manifestavano con nocciolature di diverso colore e intensità.
FORI E SOFFIATURE
Essendo l'impasto prodotto con metodi rudimentali (zappe e badili) al momento della formatura in stampi di legno con la sola pressione manuale sull'argilla è naturale che rimanessero delle bolle d'aria imprigionate nell'impasto. Queste si evidenziavano con fori più o meno grandi sulle superfici delle mattonelle una volta che venivano levigate manualmente (Orsatura) o usurate dal calpestio.
Anche dopo la posa possono manifestarsi soffiature che sono presenti sotto qualche millimetro della superficie.
Quanto sopra descritto è regolarmente riscontrabile nei vecchi pavimenti prodotti a mano nei secoli scorsi. La Fornace Polirone ripropone con i propri metodi di lavorazione questo tipo di pavimento tradizionale.
Su campione o disegno del committente siamo in grado di realizzare qualunque formato e tonalità.